Il Coni ANNULLA la “vittoria” a tavolino di Vibo Valentia e restituisce punti, onore e dignità al Pineto. Campionato FALSATO.
Framasil Pineto: Con decisione del 25 luglio la Camera di Conciliazione del Coni ha annullato tutte le precedenti decisioni della Fipav (Guf, Caf e Corte Federale) che avevano decretato la “vittoria” a tavolino di Vibo Valentia a fronte del risultato acquisito sul campo dal Pineto (3-1) nella gara del 23 ottobre scorso.
A parte le questioni procedurali sollevate da Fipav e Vibo Valentia, sono bastate poche righe al Coni per confermare quanto il Pineto ha sempre sostenuto: la procedura esatta per la disputa della gara da parte del neo-tesserato Alexey Sanko era proprio quella seguita dal Pineto.
Non a caso il dottor Luca Eusepi – responsabile dell’ufficio tesseramenti Fipav – aveva in tempo reale (a conferma se mai ve ne fosse il bisogno, del suo rigore oltre che della indiscussa capacità e della riconosciuta competenza) indicato agli arbitri la strada da seguire in perfetta sintonia con la procedura attivata dal Pineto.
A fronte di una tale cristallina evidenza c’è stato il reclamo di Vibo Valentia subito accolto e mantenuto dai vari organi di giudizio federale.
“La decisione del Coni restituisce punti, onore e dignità alla Pallavolo Pineto, finalmente facendo giustizia su una vicenda che presenta molte ombre”, ha affermato la dottoressa Alessandra Zollo, vicepresidente della società gialloblu e responsabile del settore amministrativo, “come mai infatti non si è voluta acquisire agli atti federali l’interpretazione data dall’ufficio tesseramenti? In fondo bastava avvalersi di chi ha competenza in materia per evitare un grossolano errore che oltre a danneggiare il Pineto ha esposto l’intera Federazione ad una brutta figura davvero evitabile”.
“La decisione del Coni” ha affermato ancora la Vice-presidente, “ci inorgoglisce da un lato perché conferma che eravamo nel giusto e ci rattrista al solo pensiero di quanto abbiamo dovuto subire durante lo scorso campionato per questa vicenda, non solo in termini sportivi”.
Anche capitan Mancini non si dà pace: “E’ inutile negarlo, abbiamo vissuto quella vicenda come una sorta di ‘furto legalizzato’. Nell’ambiente tutti ci dicevano che avevamo ragione ma i punti sono andati a Vibo Valentia. Non siamo abituati a cercare scuse, ma certo eravamo alla quinta di campionato e vincere con una pretendente alla A1 poteva dare una svolta al nostro torneo. Non a caso dopo la ‘mazzata’ del Guf abbiamo perso sette partite di fila, è stato esonerato l’allenatore e di fatto il nostro campionato è finito”.
Ma non è solo Pineto ed i suoi sponsors (cui chiediamo di investire e credere in uno sport pulito) ad aver pagato per quella vicenda: gli arbitri dell’incontro sono stati – ingiustamente – sospesi e la povera Verona ha perso il campionato per pochi punti da Vibo…
Speriamo almeno che questa vicenda sia di stimolo per una profonda riforma degli organi di giustizia federale che soprattutto nell’immediatezza devono garantire i diritti delle società in modo – a nostro avviso – molto più forte di quanto avviene con l’attuale sistema.
(Nella foto il vicepresidente, dott.ssa Alessandra Zollo)