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Legavolley  Prisma Taranto  Lattari: "A Taranto sono stato bene, spero di restare".
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  Martedí 8 Aprile 2008 - 20:58  
Lattari: "A Taranto sono stato bene, spero di restare". 
Per il coach brasiliano la salvezza ottenuta domenica vale uno scudetto.
Prisma Taranto: La presenza a Taranto di un allenatore come Radamès Lattari, personaggio dalle indiscusse capacità umane oltre che professionali, è stato un toccasana per la Prisma. E ’ stato l’uomo giusto al posto giusto. Serviva una persona umile, paziente che desse serenità e tranquillità ad un ambiente che stava cominciando a pensare ad una stagione storta dopo l’addio improvviso di coach Di Pinto. La salvezza ottenuta in condizioni difficili è come uno scudetto per lui. D - Ha mai pensato che la sua squadra potesse rischiare di retrocedere? “Solo prima di tornare in Italia dal Brasile; avevo dato un’occhiata alla classifica, avevo avuto qualche informazione non rispondente alla realtà che mi aveva fatto credere che sarebbe stata davvero dura.  Quando, invece, ho iniziato a lavorare a Taranto ho subito capito che questi ragazzi avevano una grande voglia di lavorare e di lottare strenuamente per la conquista dell’obiettivo. Ci sono volute tre-quattro partite di rodaggio per capire che questo gruppo aveva solo bisogno di essere stimolato. Dopo la sconfitta casalinga con Treviso nel girone di andata c’è stata la svolta ed ho capito che potevamo salvarci pur mettendo in conto che avremmo dovuto soffrire sino all’ultima giornata. D’altro canto la mia squadra per tutta la stagione non è mai scesa al di sotto del terzultimo posto e quindi non è mai stata in piena zona retrocessione.Per noi è questa salvezza è come uno scudetto considerate tutte le difficoltà che abbiamo avuto incluse quelle create da un calendario che ci ha penalizzati più degli altri.” D - Cosa le è piaciuto di questa stagione e cosa no? “Mi dispiace che il campionato finisca ora perché la squadra era in crescita costante in tutti i fondamentali ed il gruppo stava diventando sempre più compatto. In alcune occasioni abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo e non certo sempre a causa delle nostre lacune. Alcune di quelle undici sconfitte consecutive rimediate nel girone di andata potevano essere evitate. Ho apprezzato molto, invece, il modo in cui io e mia moglie siamo stati trattati a Taranto da tutti, dai dirigenti ai tifosi. Il presidente Bongiovanni, in particolare, mi ha fatto sentire da subito come uno di famiglia e sono felicissimo di aver contribuito alla salvezza di questa squadra. Per questo voglio ringraziare i giocatori, soprattutto i più esperti, per l’abnegazione mostrata in palestra e tutto il mio staff per la grande collaborazione fornita”. D -Quale sarà il suo futuro ora?Rimarrà a Taranto? "Mi piacerebbe rimanere qui a Taranto sperando che qualcuno affianchi il presidente con lo stesso amore che lui ha per la pallavolo. Sarebbe bello se si riuscisse a programmare una stagione puntando a lottare per qualcosa di più della salvezza”. Ufficio Stampa Prisma Taranto Volley - foto Ninni Cannella
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